Perché si celebra oggi l’Intersex Day of Remembrance

“Io vi dico: io, che voi avete calpestato, vi domino da tutta l’altezza della mia natura immateriale, verginale, e delle mie lunghe sofferenze.”

Questa data non è stata scelta a caso, ma per celebrare la nascita di una persona unica che ha messo in discussione un argomento che tutt’oggi è oggetto di critiche e dibattiti: il gender.
Herculine Barbin nacque l’8 novembre 1868, ovvero quasi centocinquant’anni fa, in un’epoca in cui la medicina, la scienza e la società non erano certamente progrediti come quelli di oggi.
Herculine cominciò a notare durante la pubertà delle stranezze: si radeva volto e braccia a causa della eccessiva peluria, il petto era piatto e non ebbe mai le mestruazioni.
Nonostante la cagionevole salute e i numerosi problemi fisici dovuti dalla condizione che non aveva ancora scoperto, iniziò a lavorare come insegnante nonostante non volesse, e conobbe sul posto di lavoro l’amore della sua vita, una collega di nome Sarah.
Il suo caso divenne considerevole solo dopo che i dolori si fecero insopportabili e fu costretta a farsi visitare.
Il medico scoprì allora che, all’interno della sua piccola vagina, vi erano un pene e due testicoli.
Durante tutta la sua vita Herculine convivrà con quattro nomi: Herculine, quello di nascita, Alexina, nome che scelse quando decise di cambiarlo, Abel, nome imposto dalla società quando fu costretta a cambiare sesso e Camille, pseudonimo scelto nel libro perché in francese viene utilizzato sia per gli uomini che per le donne. Durante tutto il libro infatti, Herculine intercambierà spesso il soggetto dal maschile al femminile, anche se quest’ultimo verrà scritto in corsivo.
Gli ultimi anni della sua vita li passerà economicamente povera socialmente non accettat* e isolato. Cinque anni prima di suicidarsi aveva iniziato scrivere le sue memorie e continuerà fino al giorno del tragico e premeditato gesto.
La sua condizione mise in ginocchio la società e i campi medico-giuridici, che decisero comunque al di là della sua opinione.
Di fronte al “bivio sulla sua vera natura” fu deciso che la soluzione era data dai suoi organi sessuali interni: che fosse quindi un maschio chiamato Abel, operaio nelle ferrovie trasferitosi a Parigi.
Grazie alle sue memorie il filosofo e saggista Michael Foucault iniziò a gettare luce su questo particolare caso e sull’importanza dell’equilibrio psichico per la propria formazione con l’identità di genere.

“Una strana confessione” di Herculine Barbin è presente presso il nostro Centro di Documentazione Marco Sanna.

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