Ennesima aggressione a una coppia gay: “Non esiste tregua per la nostra comunità”. A pochi giorni dalla brutale aggressione subita da Matteo e Stephano, la cronaca registra un nuovo atto di violenza contro una coppia gay. Il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli esprime solidarietà e vicinanza ai due ragazzi, mettendosi immediatamente a disposizione per fornire loro supporto, inclusa l’assistenza legale necessaria.
“Questi episodi non sono eventi isolati o imprevedibili – come noi e tante altre realtà LGBTQIA+ denunciamo da anni – ma parte di una vera e propria ondata di abusi e violenza che si abbatte sulla nostra comunità”, dichiara il Presidente Mario Colamarino, “L’onda di violenza che si abbatte sulle nostre vite può e deve essere fermata. Realtà come il Circolo Mario Mieli sono e saranno sempre l’argine all’abuso contro le persone queer, un punto fermo in un mare di dolore che deve essere visto e non invisibilizzato. L’omobilesbotransfobia miete vittime innocenti, noi continueremo a lottare ed aiutare la nostra comunità, ma vogliamo azioni concrete da parte delle istituzioni. Vogliamo vivere e non sopravvivere.”
Il Circolo sottolinea come il silenzio e l’inazione del Governo sul versante dei diritti e delle tutele LGBTQIA+ ha contribuito a creare un clima in cui l’odio trova terreno fertile per esprimersi senza conseguenze, per abusare corpi e vite. La violenza omobilesbotransfobica è un fenomeno sistemico e strutturale, non una somma di episodi isolati.
Di fronte a questa ondata di abusi, è necessario un intervento deciso e collettivo. Servono politiche educative efficaci, un rafforzamento delle tutele legali e il contrasto attivo all’odio, sia a livello istituzionale che sociale. La nostra comunità non può e non deve affrontare da sola questa battaglia per l’esistenza e la dignità.
Il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli invita tutt3 a unirsi nella lotta contro ogni forma di discriminazione e violenza, perché nessunə dovrebbe vivere nella paura, sopravvivere nel buio.
Solo attraverso un’azione collettiva e solidale possiamo costruire una società davvero giusta per tutt3.