Questa volta sono due ragazzi trentenni di Fuorigrotta (NA) i protagonisti dell’ennesima e feroce storia omofobica denunciata negli ultimi tempi. Dopo anni di violenze verbali da parte del vicino, sono stati aggrediti brutalmente al corpo e al viso. Sono finiti in ospedale con lesioni e poi hanno denunciato l’accaduto. Antinoo Arcigay Napoli fornirà loro assistenza legale e psicologica.
Ormai è quotidiana la cadenza con cui si leggono notizie di violenze omolesbobitransfobiche diffuse in giro per l’Italia e non solo. È grave e pericoloso pensare che tutto questo non sia il sintomo di un odio radicato nella società; un segnale che questi anni Venti stiano assumendo sempre più le tinte oscure di quelli del secolo scorso. E se vogliamo raccontarci la favoletta per cui la storia insegna, la lezione è che ignorare questa deriva significa esserne complici.
“I crimini d’odio non sono un’emergenza, sono un problema sistemico e quotidiano. Ogni giorno in Italia leggiamo di nuove aggressioni contro persone LGBTQIA+, ma le istituzioni continuano a restare immobili. Non bastano più le condanne di rito o le parole di solidarietà: servono misure concrete, strumenti legislativi adeguati e un’azione chiara contro l’omolesbobitransfobia. Ogni rinvio è una responsabilità politica e sociale che pesa sulle nostre vite”, dichiara Mario Colamarino, Presidente del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli.