Ercolano: ragazza sequestrata in casa perché lesbica. Genitori arrestati

19 anni, innamorata di una donna. Sequestrata in casa ad Ercolano dai genitori, incapaci di accettarne l’orientamento sessuale. A salvarla è stata la sua fidanzata, 20 anni, che ha trovato il coraggio di denunciare ai carabinieri.

Ancora una volta, giovani vite dilaniate dalla paura.
La paura di chi rifiuta di vedere, di accettare, di lasciar amare senza condizioni. Un’omolesbobitransfobia talmente radicata che ha portato i genitori a minacciare di dare fuoco alla casa della fidanzata ventenne e ad inserire un gps nel cellulare della figlia, per controllarla.
E, dall’altra parte, la paura di chi subisce, perché denunciare non è mai semplice, ed essere ascoltat3 e credut3 è ancora una battaglia. Una battaglia che si deve combattere contro il silenzio di un sistema che minimizza e volta lo sguardo altrove.

“Questa vicenda è l’ennesima dimostrazione di quanto ancora sia lunga la strada per il riconoscimento della piena libertà e autodeterminazione delle persone LGBTQIA+ in questo Paese. È inaccettabile che una giovane donna sia stata sequestrata e perseguitata dalla sua stessa famiglia solo per aver amato. Esprimiamo solidarietà alla ragazza e alla sua compagna, ma soprattutto chiediamo giustizia: chi crede di poter esercitare il controllo sui corpi e sulle vite delle persone queer con la violenza deve essere fermato. Le istituzioni devono rafforzare gli strumenti di tutela per le persone LGBTQIA+, perché nessuno debba più vivere nella paura.”, afferma Mario Colamarino, Presidente del C.C.O. “Mario Mieli”.

Perché quando l’amore non rientra negli schemi imposti, c’è sempre qualcun3 che tenta di soffocarlo. E troppo spesso, quando non ci riesce, ricorre alla violenza, illudendosi di poter spegnere ciò che invece merita solo di esistere.

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