Natalità ai minimi storici, ma per il Ministro Zangrillo il problema è il matrimonio egualitario

Paolo Zangrillo, Ministro della Pubblica Amministrazione (Forza Italia), in un’intervista radiofonica si è dichiarato contrario all’equiparazione tra matrimoni omosessuali ed etereosessuali.
Avrebbe dichiarato che il matrimonio tra coppie omosessuali “Non aiuta la crescita demografica del Paese”. Ne ha fatto una questione biologica e demografica, più che sociale.
Al Ministro importa che il numero medio di figli per donna nel 2024 sia sceso a 1,20, avvicinandosi al minimo storico di 1,19 del 1995.
Ma, se la questione fosse realmente demografica, si potrebbero mettere in campo politiche di sostegno alle nascite, invece che concentrare le proprie energie nel dichiarare la GPA reato universale.
L3 bambin3 figl3 di coppie omogenitoriali si vedono cancellare madri e padri all’anagrafe, la violenza omolesbobitransfobica esplode per le strade delle città, l’Italia sta diventando un Paese ogni anno più vecchio. Eppure è importante che il matrimonio omosessuale rimanga illegale per Zangrillo.
Una questione di rilievo per il suo ministero? No, ma a quanto pare una questione su cui divers3 politich3 sentono la necessità di dire la loro.
Mario Colamarino, Presidente del C.C.O. “Mario Mieli”, commenta: “Le politiche messe in campo chiudono, invece che aprire, allontanando l’idea di crescita demografica, non accogliendola. Così si mettono fuorilegge migliaia di coppie nel Paese e certamente non si seguirà l’obiettivo di ripopolare l’Italia”.
Ma vietare diritti e discriminare persone farà davvero crescere la popolazione?
O sta solo costruendo un Paese sempre più ingiusto e arretrato?

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